Ecco la Teoria che potrebbe rimandare l’innalzamento dei tassi della Fed di Settembre

La prossima settimana, la Federal Reserve avrà 7 giorni molto spinosi, che senza dubbio permetteranno di decidere i trend sul lungo termine di gran parte dei mercati valutari. Verranno infatti pubblicate le previsioni su quello che succederà nel prossimo quadrimestre, secondo la Federal Reserve. E tutti gli occhi saranno puntati su quello che sarà il responso circa la previsione sul mercato del lavoro.

Il livello di disoccupazione stimato è né troppo alto né troppo basso, infatti è ad un livello strategico, che permette di portare salari e prezzi a livelli più elevati.

I Funzionari della Fed nel mese di marzo hanno stimato questo “tasso naturale” di disoccupazione, sia intorno al 5 per cento fino al 5,2 per cento. Il tasso di disoccupazione era pari al 5,5 per cento nel mese di maggio.

Un nuovo articolo della Fed, redatto dal personale interno della Federal Reserve, scuote però questo punto di vista, suggerendo che il numero potrebbe essere più basso del 4,3 per cento.

Ciò ha sicuramente varie implicazioni per quello che succederà prossima settimana, per il prossimo incontro politico della Federal Reserve. Se gli economisti della Fed, Andrea Figura e David Ratner, avessero ragione, il mercato del lavoro ha spazio per migliorare. Quindi ci potrebbe non essere alcuna necessità di aumentare i tassi di interesse a breve. Uno sconvolgimento che potrebbe creare non pochi grattacapi agli investitori nel forex.

Figura e Ratner osservano la questione per cercare di capire dove il tasso di occupazione potrebbe essere visto attraverso la lente di compensazione del mercato del lavoro.

Una caratteristica importante della ripresa, è che la quota di soldi del mercato del lavoro ricavati dalla produzione e sulle importazioni, si sta ancora muovendo lateralmente intorno ai livelli più bassi nelle registrazioni risalenti al 1947. Un dato a dir poco preoccupante.
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Questo dato potrebbe quindi mettere a serie repentaglio l’innalzamento dei tassi d’interesse previsto per il mese di Settembre. Il tasso di disoccupazione potrebbe essere previsto per il 4.3%, un numero nettamente inferiore rispetto al 5-5.2% calcolato dalla Federal Reserve.

Le aziende potrebbe quindi aggiungere più posti di lavoro e portare verso il basso il tasso di disoccupazione senza troppa pressione da parte degli stipendi. Infatti, se la quantità di denaro va verso il mercato del lavoro anziché verso i capitali, la situazione è più o meno la stessa, è sempre un incentivo da parte delle aziende per pubblicare offerte di lavoro mentre la domanda cresce e va verso i livelli desiderati.

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