Produzione industriale in calo, boom imprese estere

In calo la produzione industriale in Italia, influenzata dalle festività di Pasqua e dal ponte del 25 aprile. Nel frattempo Confcommercio rende noto che nel 2016 le imprese straniere hanno toccato quota 571mila unità, con un rialzo del 26 per cento rispetto al 2011.

Produzione industriale Italia

La produzione industriale è in calo dello 0,4 per cento in aprile rispetto al mese precedente. È quanto comunicato dall’Istat. Con riguardo ai dati grezzi, il ribasso tendenziale è del 6,5 per cento, un risultato influenzato dalle feste di Pasqua e dal ponte dello scorso 25 aprile.

Nel dettaglio, nel mese di aprile è in rialzo l’energia del 2,2 per cento. In ribasso invece i beni strumentali dell’1,6 per cento, i beni di consumo dello 0,5 per cento ed i beni intermedi dello 0,4 per cento.

Con riferimento ai singoli comparti delle attività economiche, una più elevata crescita tendenziale è stata registrata per l’attività estrattiva (+11,8 per cento), per le industrie tessili e di abbigliamento (+7,0 per cento) e per le forniture di energia elettrica e gas (+2,4 per cento).

I cali più marcati si evidenziano nei comparti della fabbricazione di computer e prodotti di elettronica (-5,9 per cento), per la fabbricazione di apparecchiature elettriche e non elettriche per uso domestico (-5,7 per cento), per la fabbricazione di coke e di prodotti petroliferi (-5,3 per cento).

In aprile da registrare la contrazione anche per la produzione di autoveicoli, con un ribasso tendenziale dell’1,6 per cento.

Imprese straniere record

In forte crescita le imprese condotte da stranieri nel nostro paese. A fine 2016 hanno raggiunto 571mila unità, in progresso del 25,8 per cento sul 2011.

Nello stesso periodo gli imprenditori italiani registrano un rosso del 2,7 per cento. È  quanto emerge dall’ultimo rapporto pubblicato dall’Osservatorio di Confcommercio.

Le principali attività economiche degli stranieri sono legate al commercio. Gli ambulanti rappresentano infatti il 53,5 per cento del totale, pari a circa 107.300 unità. In risalto anche la ristorazione e bar a circa 30 mila unità.

Elevata anche la presenza di imprese condotte da non italiani nel comparto dei piccoli supermercati e minimarket, con una quota del 13,5 per cento. Fra le altre attività economiche preferite dalle aziende di nati non in Italia, segnaliamo gli empori, con una quota del 36,3 per cento sul totale.

In forte crescita, rispetto al 2011, i centri massaggi (+89,5 per cento) e gli autolavaggi (+105,8 per cento).

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