Bitcoin, mossi 9 miliardi di dollari in un’ora: è record

Nelle ultime 24 ore, gli investitori ed i trader del settore delle criptovalute hanno assistito a qualcosa di davvero insolito. Mentre il mercato affronta una fase laterale, continuando ad oscillare intorno ai 7.000$ per BTC, in una singola ora del 5 dicembre sono stati mossi oltre 9 miliardi di dollari.

Da subito gli investitori hanno cercato le risposte sui principali siti che monitorano l’attività della blockchain di Bitcoin, per identificare le possibili transazioni responsabili dell’aumento repentino dei volumi.

Crypto Whale è stato il primo di questi siti ad identificare l’origine della notizia: una serie di transazioni eseguite a breve distanza l’una dall’altra, da 55.000 Bitcoin (quasi 400 milioni di dollari) ciascuna.

È dunque stato un singolo operatore a generare l’ora più vivace nella storia di Bitcoin, segnando il record di volumi negoziati sulla blockchain in una singola ora. Ovviamente questo ha incuriosito ancora di più gli appassionati, che hanno subito iniziato a confrontarsi su Twitter e su Reddit.

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Commissioni incredibilmente basse

Oltre all’entità delle transazioni e all’ID crittografato del portafoglio che le ha generate, conosciamo anche il valore delle commissioni che sono state pagate per trasferire questa somma di denaro: poco più di 12 dollari.

Non esiste paragone con gli strumenti di pagamento tradizionali: dalla carta di credito al bonifico, ormai le criptovalute hanno raggiunto un livello di competizione sui prezzi che straccia il confronto.

Se vogliamo divertirci in calcoli, possiamo prendere ad esempio la percentuale di commissione sul totale negoziato: circa lo 0,000002%. Per confronto, una carta di credito richiede sempre almeno il 2% del valore della transazione e anche le app di pagamento da smartphone non scendono al di sotto dello 0,5%.

Questo dato conferma, ancora una volta, il grande valore aggiunto della tecnologia blockchain e delle sue applicazioni nello scambio di denaro. Specie se consideriamo che, in generale, Bitcoin non è considerata una delle criptovalute che offrono la maggiore convenienza quando si parla di costi di transazione.

Arriva la spiegazione: si tratta di Bittrex

I nomi dei portafogli posseduti dagli exchange sono ormai per lo più conosciuti, per cui non c’è voluto molto ad identificare l’origine di questa enorme operazione finanziaria. Si tratta di Bittrex, uno degli exchange di criptovalute più conosciuti a livello internazionale.

Il motivo per cui le transazioni da 55.000 BTC sono state reiterate è un semplice fatto di sicurezza. L’azienda ha fatto passare di mano in mano le crittomonete tra dei suoi wallet, in modo da gestire al meglio la sua esposizione finanziaria sul mercato e senza un intento speculativo.

Da Bittrex non sono arrivate spiegazioni ufficiali, almeno per il momento, ma sappiamo che i fondi sono comunque rimasti all’interno dell’exchange. Non sono stati né acquisiti né venduti a qualche utente, il che implica poche ripercussioni sul mercato di Bitcoin.

Di solito, infatti, quando un exchange sposta quantità così importanti di denaro si va subito alla ricerca delle conseguenze sui grafici. Questa volta, però, parliamo di un’operazione che non rappresenta né un acquisto né una vendita di Bitcoin; semplice ordinaria amministrazione, almeno così sembra.

Lo strano comportamento di Bittrex

L’exchange non ha dato nessuna spiegazione ufficiale sui suoi canali social o sul suo sito. Tuttavia sono state effettuate delle ipotesi che, a ben vedere, hanno dei fondamenti piuttosto solidi.

Prima di tutto, quando l’operazione è avvenuta l’exchange era offline. Come già annunciato, infatti, nella giornata del 5 dicembre si sarebbero susseguiti una serie di interventi volti a migliorare e aggiornare la tecnologia dell’exchange.

Approfittando di un momento senza scambi di liquidità tra clienti, Bittrex potrebbe semplicemente avere aumentato la quantità di criptovalute conservate nei suoi server offline (il cosiddetto “cold storage”) come misura di sicurezza contro possibili attacchi informatici.

Quindi questi circa 400 milioni di dollari, reiterati in una serie di passaggi sui vari wallet dell’exchange, sarebbero semplicemente finiti in un posto più sicuro ma sempre in mano a Bittrex. Anche se aspettiamo la conferma ufficiale, è molto probabile che sia così: già a luglio, quando Binance spostò 1 miliardo di dollari nei server offline, avemmo a che fare con notizie simili.

Nel frattempo gli occhi sono puntati su quello che succederà con il nuovo hard fork di Ethereum, Istanbul, che verrà rilasciato nella giornata del 7 dicembre. Per gli appassionati di criptovalute, è sicuramente un evento da non perdere.

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