Twitter: ci sarà una versione a pagamento?

Twitter, così come gli altri grandi social network del presente Facebook, LinkedIn e Instagram per citarne qualcuno, sa che il suo destino è in continua e perenne evoluzione. Anche se il modello ‘funziona’, gli utenti chiedono funzioni aggiuntive, chiedono migliorie e chiedono un’esperienza di fruizione sempre più sofisticata.

Ecco perché il social di messaggistica istantanea sta seriamente valutano di lanciare una versione premium delle sue funzioni, una versione a pagamento dedicata agli utenti professionali e definita da diverse funzioni aggiuntive. A riportare la notizia sono stati i media americani, che hanno dichiarato la modalità di ‘intervista’, che Twitter intende mettere in atto prima di lanciare il suo nuovo servizio. Si tratterebbe, infatti, di un vero e proprio sondaggio fra i propri utenti, che la società metterebbe in atto per comprendere il grado di interesse di un servizio a pagamento. È interessante notare che questa forma di test sugli utenti è particolarmente impiegata dai canali social, che grazie al bacino di nomi accumulato nel corso degli anni possono permettersi di invitare gli stessi a ‘dire la loro’. Apparentemente si tratta di un gesto democratico, di una richiesta che chiede al popolo cosa ne pensa di un certo servizio ma, nella realtà, si tratta di una manovra economica raffinata, perché solo se gli utenti daranno le giuste riposte, la società saprà avventurarsi nel lancio di un nuovo prodotto o di una nuova funzione. La profilazione e il successivo dialogo fra gli utenti di un social diventano quindi preziosi quasi come una miniera d’oro, perché permettono alla società di non fare un buco nell’acqua e di capire quali sono le volontà della propria community, in vista di manovre commerciali presenti e future.

Twitter: in arrivo una versione Premium?

La versione Premium di Twitter potrebbe quindi essere riservata gli utenti premium del canale social, soprattutto a chi è abbonato alla versione Tweetdeck. Questa fascia di utenti potrebbe ricevere dei messaggi con le notizie, uno strumento utile per essere sempre ‘sul pezzo’. E ancora, la versione premium del canale cinguettante potrebbe aiutare chi ricerca popolarità e ha la necessità di analizzare i dati, con l’aggiunta di nuovi strumenti per scrivere i tweet e la possibilità di analizzare la loro popolarità in rete.

Twitter: il titolo in Borsa

Twitter: previsioni 2017

Attualmente Twitter è finanziato dalla pubblicità, con il sistema di Tweet aziendali che appaiono sulle pagine degli utenti iscritti. Con questo modello di business la società non decolla, o meglio non se la passa bene. Lo dimostrano i conti, che sono perennemente in rosso e che hanno rivelato una perdita di 167 milioni di dollari nell’ultimo trimestre del 2016. Nel complesso, il social cinguettante ha perso 457 milioni di dollari, un po’ meglio del 2015, quando le perdite erano state di 521 milioni di ollari. Urge quindi l’impegno a trovare un’alternativa che possa risollevare l’azienda. La versione premium del servizio potrebbe quindi essere una strada percorribile, per risollevare i ricavi e stabilizzare la redditività del gruppo. La situazione attuale non si presenta, infatti rosea, considerando che Twitter spegne undici candeline e negli ultimi anni i suoi conti non sono stati positivi. Nata nel 2006 ad opera di Jack Dorsey, attuale CEO della società, Twitter ha bisogno di svoltare e la versione a pagamento potrebbe essere l’unica strada da percorrere che si profila all’orizzonte.

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