Ron Wayne accanto ad un Apple I, venduto ad un asta telefonica per oltre 365 mila dollari.
Questa è una di quelle storie incredibili che ci insegnano quanto sia importante credere forse più al cuore che al cervello, quando si fanno determinati investimenti.
Se avete avuto una brutta giornata, sicuramente la storia di questa disavventura finanziaria vi farà sorridere.
La storia di Apple, di Jobs e di Wozniak, la conosciamo più o meno tutti, ma forse quella che non tutti conoscono è la storia di Ronald Wayne.
Ronald Wayne aveva lavorato con il giovane Jobs, alla Atari. Poi, Jobs e Wozniak insieme a Wayne fondarono la Apple Computer il primo aprile del 1976. Wayne era l’”Adult Supervisor”, e disegnò il primo logo della Apple, l’accordo per la partnership tra i tre e il primo manuale dell’Apple I.
Wayne ricevette quindi una quota del 10% della Apple, ma vendette il suo patrimonio Apple qualche settimana dopo per 800 dollari, il 12 Aprile 1976.
Tutti e tre i membri di Apple, avevano un accordo che diceva che tutti e 3 erano responsabili per qualsiasi debito contratto da uno dei partner. A differenza di Jobs e Wozniak, Wayne aveva un patrimonio che potenziali creditori avrebbero potuto confiscare. Il fallimento di un’azienda di Slot Machine che aveva fondato 5 anni prima, ha contribuito alla decisione di Wayne di uscire dalla partnership.
Sempre nel 76, dei venture capitalist permisero a Jobs e Wozniak di convertire la partnership in una corporazione. Un anno dopo aver lasciato Apple, Wayne ricevette 1500 dollari per accordarsi a rinunciare a qualsiasi reclamo contro la nuova azienda.
Nel suo primo anno di operazioni (1976), la Apple fece ben 174 mila dollari di vendite. Un anno dopo, le vendite raggiunsero i 2.7 milioni di dollari. Nel 1982 le vendite erano già a 2 miliardi di dollari.
Nel Febbraio 2015, l’azienda valeva già 700 miliardi di dollari, diventando di diritto l’azienda con più capitalizzazione al mondo.
Se Wayne avesse tenuto il suo 10%… Adesso quel 10% varrebbe circa 60 miliardi di dollari, che in euro sarebbero stati 53 miliardi di euro.
Wayne, negli anni successivi ha affermato di non aver mai avuto alcun rimorso, in quanto Apple al tempo pensava che sarebbe stata un’azienda di successo, ma che comunque i rischi erano molto alti, “era come tenere una tigre dalla coda”.
Se volete saperne di più su Wayne, nel 2011 ha pubblicato il libro “Avventure di un Fondatore di Apple”.