Fca: scandalo emissioni Usa. Titolo crolla

L’Epa ha notificato a Fca una serie di violazioni per aver falsato i dati delle emissioni di 104mila veicoli del gruppo. Possibile una multa fino a 4,6 miliardi di dollari. L’ad del colosso italo-americano, Sergio Marchionne, respinge le accuse provenienti dagli Usa.

Fca: falsati dati emissioni motori Diesel

L’Agenzia per la Protezione ambientale degli Stati Uniti accusa Fiat Chrysler di aver falsato i dati sulle emissioni. Possibili sanzioni fino a 4,6 miliardi di dollari. Dopo il Dieselgate targato Volkswagen, gli ispettori Usa denunciano pubblicamente la società guidata da Sergio Marchionne.

Dopo la diffusione della notizia, i titoli in Borsa del gruppo crollano di quasi il 12 per cento a Wall Street.

L’authority americana ha dunque notificato a Fca di aver violato la normativa sulle emissioni (il Clear Air Act). Coinvolti 104.000 veicoli, con il rischio di incorrere in pesanti sanzioni civili.

Nel dettaglio, i veicoli “incriminati” per la presenza di software che consente emissioni diesel più elevate di quanto previsto dalla legge, sono in particolare i Jeep Grand Cherokee e i Dodge Ram, equipaggiati con propulsori 3.0 e prodotti negli anni dal 2014 al 2016.

Secondo quanto fatto sapere dalla stessa Epa, la multa potrebbe essere di 44.539 dollari per veicolo, e siccome l’accusa riguarda 104.000 veicoli, si prevedono sanzioni fino a 4,63 miliardi di dollari.

L’Agenzia americana ha sottolineato di come l’Epa e le autorità della California abbiano rafforzato i test a seguito del caso Volkswagen.

FCA: la reazione del titolo in Borsa

Fca respinge le accuse

Fca respinge le accuse, evidenziando che non c’è nessun elemento in comune fra il caso Volkswagen e quello del gruppo italo-americano.

L’ad Sergio Marchionne ha dichiarato di essere rimasto “molto disturbato” per la modalità scelta per rendere pubblica la notizia ed ha auspicato di poter incontrare al più presto la divisione dell’Epa, mettendo in risalto che nessuno sarebbe stato così insensato da montare un software illegale.

Fca Us dunque ritiene legali tutti i sistemi di controllo sulle emissioni montati sui motori del gruppo e capaci di rispettare le norme vigenti in materia, sottolineando i mesi di collaborazione e scambio di informazioni con la stessa Epa, dirette a spiegare le tecnologie adottate dalla società italo-americana e proponendo anche eventuali modifiche del software.

Ricordiamo che il gruppo Volkswagen per lo scandalo del dieselgate ha accettato di pagare una multa complessiva, in sede civile, di 2,7 miliardi di dollari. È anche opportuno constatare che mentre per i tedeschi il mercato americano rappresenta meno del 10 per cento delle vendite, per Fca è indubbiamente il più importante in assoluto.

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