Italia: il futuro è il food delivery

Le abitudini alimentari degli italiani stanno cambiando, o meglio stanno cambiando le abitudini che interessano il cibo da asporto, quello da consumare a domicilio ma cucinato in locali o ristoranti. Un tempo era la buona vecchia pizza a domicilio, ma il futuro sembra guardare ben oltre, con proposte di piatti e di cucine che guardano all’etnico e ad un panorama di proposte tipicamente tipico. Ciò che in Europa e oltreoceano è già una prassi, sembra non avere attecchito per ora nel Bel Paese, ma gli esperti e i diretti interessati sono convinti che sia arrivato il momento anche per l’Italia di sterzare la rotta e di dare vita ad un food delivery più complesso e che vada oltre la classica pizza a domicilio.

Ad affermarlo Daniele Contini di Just Eat in Italia, manager convinto che il cibo tipico cucinato al ristorante e consegnato a domicilio sia il futuro del settore. I dati attuali parlano di ordini telefonici e di un piccolo 2% di utenti che impiega la rete per le ordinazioni, ma in prospettiva una persona su cinque ha affermato di essere curiosa di ordinare via web e ricevere a casa spaghetti con il pesce, carne alla brace e golosità regionali.

Prova del trend annunciato è il crescente interesse dei big del food delivery digitale, che hanno fatto due conti e scoperto che l’Italia vanta un potenziale di 7 milioni di possibili acquirenti che sono disposti ad ordinare cibo a domicilio impiegando l’universo del web. Da qui la nascita degli investimenti di Just Eat e di Deliveroo azienda inglese che con 275 milioni di dollari di investimenti è sbarcata a Milano e Roma. La stessa Uber sta cercando manager ai quali affidare il lancio del suo programma Eats e Amazon sta per il momento a guardare, beneficiando del servizio di consegna di frutta e verdura fresche a Milano in meno di un’ora, nell’attesa che si apra un mercato quanto mai appetibile alla grande distribuzione.

L’Italia è quindi agli inizi e un tale potenziale non può che ingolosire i big del settore, alla luce delle diverse proposte che le società sono in grado di proporre. Se Just Eat si occupa infatti di essere un puro ‘ponte’ fra le ordinazioni e i ristoranti, Deliveroo si occupa anche della distribuzione con una flotta di pony a bici e in moto, che possono rappresentare la marcia in più per i locali che non hanno a loro disposizione un servizio di consegna a domicilio.

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